Tecnica di pompaggio vs. valvola antiriflusso
Impianti di sollevamento e stazioni di pompaggio sono impiegati normalmente per proteggere i punti di scarico al di sotto del livello di riflusso dalla penetrazione dell’acqua. Cosa li differenzia dagli altri dispositivi di sicurezza anti-riflusso come le valvole antiriflusso? Gli impianti di sollevamento e le stazioni di pompaggio pompano le acque di scarico prodotte nei locali al di sotto del livello di riflusso nella fognatura tramite un circuito antiriflusso. Sono impiegati principalmente quando la fognatura si trova al di sopra del punto di scarico. Le valvole antiriflusso, al contrario, sfruttano la pendenza libera verso la fognatura e bloccano il tubo delle acque di scarico con una o con due palette in caso di riflusso. Gli impianti di sollevamento ibridi funzionano come le valvole antiriflusso, ma dispongono anche di una pompa, che pompa nella fognatura le acque di scarico prodotte durante un caso di riflusso. Troverete maggiori informazioni sul funzionamento e sulle condizioni d’impiego alla rispettiva pagina del prodotto.
Tipi di prodotti
Oltre ai classici impianti di sollevamento e alle stazioni di pompaggio, la tecnica di pompaggio comprende oggi anche i nuovi impianti di sollevamento ibridi quale alternativa economica ed ecologica per la protezione antiriflusso. Prima di scoprire di più sui singoli prodotti, qui troverete una rapida panoramica delle caratteristiche distintive di base:
Tipo di acque di scarico
Nella scelta del prodotto giusto, un criterio è assolutamente fondamentale: le acque non contenenti sostanze fecali – le cosiddette acque grigie – richiedono soluzioni diverse rispetto alle acque contenenti sostanze fecali (acque nere). Il passaggio libero di una pompa indica qual è la grandezza massima dei materiali solidi che possono attraversare la pompa senza problemi. Questo dato è fondamentale nella scelta della pompa, per garantire un funzionamento senza intasamenti.
Impianti di sollevamento per le acque di scarico contenenti sostanze fecali EN 12050-1
Gli impianti di sollevamento a norma DIN EN 12050-1 sono adatti allo smaltimento delle acque nere – ad esempio per le acque di scarico di wc e orinatoi.
Impianti di sollevamento per le acque di scarico non contenenti sostanze fecali EN 12050-2
Gli impianti di sollevamento a norma DIN EN 12050-2 sono progettati per le acque grigie – quindi per l’acqua non contenente sostanze fecali delle docce o delle lavatrici. Le dimensioni massime delle particelle sono di soli 10 mm per questi impianti di sollevamento.
Tipi di sonde
Negli impianti di sollevamento e nelle stazioni di pompaggio è possibile impiegare specifiche sonde e sensori, per determinare il livello dell’acqua nel serbatoio delle acque di scarico. A seconda della finalità pratica della rispettiva sonda, questa può inoltre servire ad avviare le procedure di pompaggio o ad attivare un allarme quando l’acqua si accumula nel serbatoio. Sono disponibili cinque tipi di sonde, ciascuna adatta a determinate condizioni d’impiego:
Sensore di pressione
Il livello d’acqua di un impianto di sollevamento o di una stazione di pompaggio può essere determinato per mezzo di un rilevamento pneumatico del livello, al cui interno si trova una camera d’aria. L’acqua che sale comprime minimamente la camera, aumentando la pressione dell’aria all'interno. Il sensore di pressione misura la pressione e attiva il processo di pompaggio non appena viene superato il valore di livello corrispondente.
I sensori di pressione sono economici e facili da gestire. Tuttavia, il loro funzionamento può essere compromesso dalle acque di scarico estremamente grasse, in presenza di un tubo di mandata estremamente lungo o dalla condensa nel tubo di mandata.
Sensore di conducibilità
Un sensore di conducibilità impiegato in un impianto di sollevamento o in una stazione di pompaggio come sonda di livello attiva il procedimento di pompaggio non appena l’acqua raggiunge due punti di misurazione molto ravvicinati. La tensione alternata fa sì che la corrente scorra attraverso il liquido conduttivo tra i due punti di misurazione. Questo trasmette alla centralina il segnale di attivare la pompa.
Con un sensore di conducibilità è possibile determinare in modo semplice ed economico il livello d’acqua in un serbatoio delle acque di scarico. Funziona tuttavia solo con i liquidi conduttivi e non può essere utilizzato nella tecnica di pompaggio per il trasporto di acque piovane o condensa.
Interruttore a galleggiante
In un impianto di sollevamento o in una stazione di pompaggio dotata di un interruttore a galleggiante, il procedimento di pompaggio viene attivato quando nel serbatoio delle acque di scarico un interruttore a galleggiante viene spinto verso l’alto dall’aumento del livello dell’acqua. Non appena l’interruttore a galleggiante raggiunge l’altezza prevista, la centralina riceve il segnale di attivare la pompa.
L’interruttore a galleggiante è un tipo di sonda semplice e collaudato, che non è tuttavia adatto se nell’impianto di sollevamento o nella stazione di pompaggio vengono convogliate acque di scarico molto sporche. In questo caso, la sporcizia può depositarsi sull’interruttore a galleggiante e ostacolarne il funzionamento.
Sensore idrostatico
I sensori idrostatici misurano la pressione dell’acqua. Se in un impianto di sollevamento o in una stazione di pompaggio viene impiegato un sensore idrostatico quale sonda, i valori misurati vengono convertiti in segnali analogici. Questi segnali vengono usati per attivare determinate funzioni nella centralina a seconda del livello dell’acqua, come ad esempio l'accensione della pompa o l’emissione di un allarme.
Il grande vantaggio dei sensori idrostatici è rappresentato dal fatto che possono svolgere più compiti. Ciò rende ad esempio superflua la dotazione della tecnica di pompaggio con sonde di allarme separate. Tuttavia, proprio per questo sono spesso più costosi di altri tipi di sonda.
Sonda ottica
Le sonde ottiche vengono impiegate negli impianti di sollevamento e nelle stazioni di pompaggio quali sonde di allarme. Inviano un segnale ottico sotto forma di luce infrarossa, il cui angolo di rifrazione varia al contatto con il liquido. Non appena la sonda rileva una variazione di questo tipo, viene emesso un allarme.
Rispetto ad altri tipi di sonde, le sonde ottiche sono di norma più adatte alla generazione di allarmi, in quanto funzionano in modo affidabile anche dopo lunghi periodi di inattività. Possono tuttavia generare falsi allarmi se sono utilizzate in impianti di sollevamento o in stazioni di pompaggio con acque di scarico fortemente schiumose o se sulla sonda si forma della condensa a causa dei vapori delle acque di scarico calde.
Tipi di girante
Oltre all’installazione professionale, il corretto funzionamento degli impianti di sollevamento e delle stazioni di pompaggio dipende anche dalla scelta della attrezzatura appropriata per la rispettiva applicazione. Il tipo di girante da impiegare per il trasporto delle acque di scarico ha una grande importanza. Sono disponibili fondamentalmente tre tipi di girante.
Girante libera
Le pompe con girante libera dispongono di una cavità di grande volume, attraverso la quale le acque di scarico contenenti materiali solidi dalle fibre lunghe – come i tessuti o gli assorbenti igienici – possono essere convogliati senza intasamenti. Rispetto ad altri tipi di girante, le giranti libere richiedono di norma una maggiore quantità di energia per erogare le stesse prestazioni di pompaggio.
Trituratore
I trituratori o le lame a disco sminuzzano i materiali grossolani contenuti nelle acque di scarico durante il pompaggio. Anche i corpi solidi grandi dalle fibre lunghe possono essere sminuzzati e pompati in questo modo. Pertanto, i trituratori sono adatti anche per il drenaggio in situazioni sfavorevoli, nelle quali le acque di scarico devono essere trasportate per lunghi tratti attraverso tubi di mandata con diametri ridotti.
Girante a canale
Le giranti monocanale o multicanale sono impiegate per il trasporto delle acque di scarico che contengono materiali solidi o densi dalle fibre corte. Sono molto efficienti dal punto di vista energetico e sono quindi particolarmente adatte al pompaggio di grandi quantità di acque di scarico.
Tipi di funzionamento
Le pompe possono funzionare a ciclo continuo o periodicamente a intermittenza. I tipi di funzionamento vengono indicati con combinazioni di lettere e numeri da S1 a S9, ove S1 indica il funzionamento continuo e S2 indica il funzionamento intermittente. Nel caso particolare delle pompe per acque di scarico azionate in modo intermittente si parla spesso del tipo di funzionamento S3 – come in KESSEL.
Le pompe nella modalità di funzionamento S1 vengono impiegate per smaltire grandi quantità di acque di scarico prodotte continuamente. Nel funzionamento intermittente o periodico, il tempo di funzionamento massimo della pompa è limitato ad una determinata porzione ogni 10 minuti (indicazione in % o minuti). Il tipo di funzionamento giusto per il vostro impianto di sollevamento o la vostra stazione di pompaggio dipende dalla frequenza e dalla quantità di acque di scarico da smaltire.
Tipi di pompe KESSEL
La scelta di pompe è tanto varia quanto lo sono i requisiti di un impianto di sollevamento o di una stazione di pompaggio. Dando uno sguardo all’assortimento, la combinazione di lettere nella denominazione delle pompe vi dirà molto sulla dotazione tecnica di una pompa o sul campo d’impiego per il quale è stata concepita. Qui di seguito vi illustreremo le funzionalità che corrispondono alle singole abbreviazioni:
Abbreviazione | Significato |
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KTP | Pompa ad immersione KESSEL |
GTF | Pompa ad immersione per acque grigie con girante libera |
GTK | Pompa ad immersione per acque grigie con girante a canalePompa per acque nere con girante libera |
SPZ | Pompa per acque nere con trituratore |
STZ | Pompa ad immersione per acque nere con trituratore |